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E' l'ora di qualche nuovo commento....
Posted on February 27, 2016 at 4:39 PM |
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E' da un pò di tempo che in televisione si assiste ad un aumento della pubblicità di agenzie immobiliari facenti capo agli istituti bancari: anche il Sole 24 Ore commentava questa nuova attività svolta "all'interno" delle banche, chiedendo (ai dirigenti degli istituti) e chiedendosi quale strategia ci fosse dietro l'ingresso delle banche, ottenendo le più varie risposte, improntate comunque, all'intento di migliorare la professionalità in tale mercato. C'è forse un'altra risposta: non erano per caso a conoscenza dell'ultima trovata del Governo?? Quale: clicca qui. Le garanzie che offriva il "divieto del patto commissorio" (art. 2744 cod.civ.) diventeranno l'ennesimo ricordo di uno stato di diritto per la felicità degli speculatori. |
Tutte le strade portano a Roma...pardon, Berlino!
Posted on February 18, 2013 at 6:51 AM |
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Se ci è consentito, non avevamo dubbi sull'esito....
Posted on October 25, 2012 at 6:07 AM |
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MEDIAZIONE OBBLIGATORIA BYE BYE: LA SCURE DELLA CONSULTA!!!
Corte Costituzionale , comunicato stampa 24.10.2012
La battaglia è finita e l'esito è netto in favore degli avvocati: la mediazione civile non sarà più obbligatoria.
La Consulta ha accolto la questione di legittimità costituzionale, sollevata dal Tar Lazio, con l'ordinanza di rinvio del 12 aprile 2011, riguardo in particolare all'obbligatorietà del procedimento di mediazione civile.
Questo quanto dichiara l'ufficio stampa della Corte:
La Corte costituzionale ha dichiarato la illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione.
Queste le prime reazioni a caldo:
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No al taglio degli stipendi
Posted on October 15, 2012 at 5:09 AM |
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Consulta: no a taglio stipendi magistrati e alti dirigenti
Corte Costituzionale , sentenza 11.10.2012 n° 223
(ASCA)
- Roma, 11 ott - Il taglio agli stipendi dei magistrati e alle
retribuzioni dei dirigenti pubblici che superano i 90mila euro e'
incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte costituzionale che con la
sentenza 223/2012 boccia alcune norme contenute nella manovra correttiva
varata dal governo Berlusconi con il dl del 31 maggio 2010 n. 78, intitolato 'Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica'.
La Consulta blocca l'articolo 9 del decreto che dispone che a decorrere
dal primo gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013 ''i trattamenti
economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica
dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni
pubbliche, siano ridotti del 5% per la parte eccedente il predetto
importo fino a 150.000 euro, nonche' del 10% per la parte eccedente
150.000 euro''.
La Consulta boccia analogamente il comma 22 sempre dell'articolo 9,
dove viene disposto che ai magistrati non siano erogati, ''senza
possibilita' di recupero, gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 ed il
conguaglio del triennio 2010-2012'' e che ''per il triennio 2013-2015
l'acconto spettante per il 2014 e' pari alla misura gia' prevista per
l'anno 2010 e il conguaglio per l'anno 2015 viene determinato con
riferimento agli anni 2009, 2010 e 2014''. A giudizio della Corte le
disposizioni governative si pongono ''in evidente contrasto'' con gli
articoli 3 e 53 della Costituzione, dove viene sancito come tutti i
cittadini siano uguali davanti alla legge e tutti siano tenuti a
concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro capacita'
contributiva.
Nella sentenza si legge inoltre che ''l'introduzione di una imposta
speciale, sia pure transitoria ed eccezionale, in relazione soltanto ai
redditi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione
viola, infatti, il principio della parita' di prelievo a parita' di
presupposto d'imposta economicamente rilevante''.
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La riforma forense in itinere
Posted on October 11, 2012 at 1:07 PM |
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RIFORMA FORENSE, OUA: BENE SUL DIVIETO DEI SOCI DI PURO CAPITALE,
SULLE RISERVE DI CONSULENZA STRAGIUDIZIALE, POSITIVO INTERVENTO SULLE
TARIFFE E SUI PREVENTIVINEGATIVA L’APPROVAZIONE DELL’EMENDAMENTO CHE CONSENTE IL LAVORO SUBORDINATO DEGLI AVVOCATIMAURIZIO DE TILLA, OUA: “IL PARLAMENTO STA CORREGGENDO UNA
DEREGULATION COMINCIATA DA DIVERSI ANNI CHE DANNEGGIA I GIOVANI AVVOCATI
E DEMOLISCE IL RUOLO DELL’AVVOCATURA. IL PASSAGGIO SUCCESSIVO È UN
INTERVENTO SERIO E RIGOROSO SULL’ACCESSO CON L’INTRODUZIONE DEL NUMERO
PROGRAMMATO”
Prosegue
l’iter di approvazione alla Camera della riforma dell’ordinamento
forense. Dopo i lavori di ieri, il presidente dell’Organismo Unitario
dell’Avvocatura, Maurizio de Tilla, ha espresso un giudizio
complessivamente positivo sull’approvazione degli emendamenti al testo
in aula: «Eppur si muove: la riforma forense, tra luci e ombre, prosegue
il suo iter e si interviene finalmente su molti degli elementi critici
introdotti in questi anni dai diversi Governi che hanno guidato il
Paese, tutti sull’onda lunga del pensiero unico della di deregulation e
delle liberalizzazioni selvagge. L’eccellente lavoro dei parlamentari
ha portato a modificare diverse norme, inadeguate e sbagliate, che
mortificavano il ruolo costituzionale dell’avvocatura, danneggiavano i
giovani avvocati e che non restituivano competitività alla professione».
«Mi riferisco, per esempio – continua – alla presenza dei soci puro
capitale negli studi legali, un provvedimento che avrebbe consentito
monumentali conflitti di interesse e la fine dell’autonomia
professionale dell’avvocato. Ma anche all’eliminazione
dell’irrealizzabile previsione di un preventivo obbligatorio per il
cliente: una trovata demagogica a uso e consumo dei media e sicura causa
di un ulteriore aumento del contenzioso tra avvocato e cliente. La
Commissione Giustizia prima e l’aula in seguito ha definito con
chiarezza, infine, il nodo dei compensi e quello sulla consulenza
esclusiva stragiudiziale. Rimane il giudizio negativo sulla possibilità
di lavoro subordinato per i collaboratori degli avvocati».
«La riforma – conclude de Tilla - non può avere alcuna incidenza
sull’inflazione dell’albo degli avvocati (230 mila iscritti) se non con
la introduzione del numero programmato all’università».
(OUA, comunicato stampa 10 ottobre 2012)
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Una lettura
Posted on October 9, 2012 at 5:01 PM |
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Forse non è compito dei Giudici, come afferamato dalla Suprema Corte, ma un GIUDIZIO dei cittadini in merito non sarebbe "censurabile" innanzi ad alcun Tribunale e forse opportuno quale che fosse l'esito. |
Per rendere più "sereno" ogni commento...
Posted on October 9, 2012 at 9:35 AM |
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Scrivi qui il tuo post. |
09.10.2012: Grecia
Posted on October 9, 2012 at 9:16 AM |
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Credo che la notizia Ansa si commenti da sè: Oggi, credo, che lo Stato di diritto, per usare un eufemismo, vacilli paurosamente: ma siamo sicuri che "l'indebitamento" sia lo strumento migliore per la salvezza degli Stati? |
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